Newwave Media srl

25 Agosto 2020

Educare bambini felici: il metodo danese (parte seconda)

Dopo la fiducia e l’empatia Jessica Joelle Alexander continua con i seguenti punti chiave per l’educazione alla felicità: sincerità, coraggio e “arte di stare bene insieme”. Approfondiamoli insieme:

Sincerità

I danesi coltivano una serena relazione con diverse tematiche e aspetti dell’esistenza umana, per esempio la morte e l’educazione sessuale. Questo approccio onesto e aperto viene tarato sulle diverse fasce d’età e questo permette di aumentare la resilienza, il benessere e la capacità di affrontare la vita con realismo.

Consigli pratici per la sincerità circa il sesso:
– Supera i tabù, apriti e sii diretto/a nel dialogo
– Dai l’esempio, coltiva un buon rapporto con il tuo corpo, evita i giudizi, favorisci il rispetto
– Parla dei messaggi dei media, spiega che spesso quelli che vengono mostrati non sono corpi veri (body image)
– Parla dei loro diritti, offriti disponibile per il dialogo per qualunque bisogno e chiarimento
– Rispetta i suoi bisogni e i suoi confini
– Sii consapevole delle parole e del tono che usi, ascolta e fai domande aperte
– Parla con altri genitori e/o insegnanti per condividere e imparare dalle altrui esperienze
– Sii paziente, l’apertura e il dialogo alla fine porteranno i loro frutti!

Consigli pratici per la sincerità riguardo la morte:
– Parla senza giri di parole perché la morte è naturale, non possiamo evitarla ed è parte della vita. Non potrai evitare la sofferenza del/la bambino/a ma potrai insegnare loro dei modi sani per accogliere certe emozioni. Usa termini corretti e reali, quindi morire e non andarsene o dormire o viaggiare
– Affronta il tema attraverso diversi strumenti: dialogo, letture (ad esempio La piccola fiammiferaia, La sirenetta nella versione originale di Hans Christian Andersen, Piangi, cuore, ma non ti rompere mai, fiaba danese di Glenn Ringtved), film, cartoni animati…
– Insegna le emozioni come una ruota di colori che non vede emozioni buone o cattive ma semplicemente emozioni, ognuna con il suo colore. Non esiste un colore migliore dell’altro. Se dominasse un solo colore allora sarebbe un mondo strano, nella vita tutti i colori servono e sono importanti perché arricchiscono l’esistenza nella sua tridimensionalità. Insegna quindi a riconoscere e a conoscere ogni colore e sfumatura.
– Sii aperto/a perché il non detto genera confusione. Dì le cose come stanno senza nascondere verità o fingere che vada tutto bene e assicurati che il/la bambino/a non si assuma la colpa per l’accaduto
– Parla anche della morte degli animali. Se muore un animale domestico usa il tempo per salutarlo con un funerale e lascia passare un po’ di tempo prima di sostituirlo eventualmente con un altro animale.
– Insegna a ricordare attraverso le foto, una scatola dei ricordi, dei disegni, delle poesie per la persona defunta.

Coraggio

Insegnare l’arte di avere il coraggio di sbagliare è la miglior chiave per un apprendimento creativo e innovativo. Il particolare riferimento al coraggio è quello di fermare il bullismo che i danesi interpretano come una dinamica di gruppo squilibrata con un basso livello di tolleranza piuttosto che come agito di un singolo. Educare alla tolleranza, alla gentilezza e all’empatia aiuta i/le bambini/e ad agire e ad avere il coraggio di schierarsi contro il bullismo.
Consigli pratici:
– Stimola la comprensione dell’importanza del gruppo e della collaborazione
– Educa alla tolleranza e al presupposto che non esistono bambini/e cattivi/e ma solo dinamiche di gruppo poco efficaci, che ogni comportamento cela un motivo sottostante, ad esempio la paura di essere rifiutati.
– Se sei insegnante, puoi creare in classe “un’ora di classe” dedicata ad obiettivi non accademici, somministrare un questionario per il benessere, utilizzare il sociogramma e organizzare attività di team bulding o role play. Migliorare le dinamiche di gruppo infatti aiuta a prevenire il bullismo.
– Insegna la differenza tra prendere in giro per scherzare e prendere in giro per ferire e aiuta a costruire dei modi personali per proteggersi in maniera autonoma dai conflitti e alleggerire i casi di tensione ad esempio attraverso lo humor e il coraggio di dire “basta”
– Parla di bullismo e se puoi promuovi il contatto fisico (in questo periodo di Covid-19 però sconsigliato)

L’arte di stare bene assieme (Hygge)

Foto tratta da: https://librimedicinaperilcuoreeperlamente.wordpress.com/2017/12/17/il-metodo-danese-per-vivere-felici-hygge-di-marie-tourell-soderberg/

Hygge è la parola danese che significa “calore, serenità, intimità dello stare insieme con benessere e soddisfazione”. Questa parola è fatta di diverse trame tra cui il fællesskab che significa “unione, comunanza”. Secondo i danesi un atteggiamento hygge è fondamentale per vivere bene e il fællesskab è un elemento fondamentale del sistema scolastico.

Consigli pratici per l’hygge e il fællesskab:
– Comprendi l’hygge e mettilo in pratica in famiglia e a scuola, se sei un’insegnante
– Connettiti all’hygge e sconnettiti dal mondo online. Spegni il telefono e passa del tempo di qualità in famiglia o in compagnia
– Compra di meno e impiega al meglio il tuo tempo. Tieni conto che il benessere è fatto di relazioni con le persone che amiamo e non di oggetti.
– Organizza delle occasioni hygge in famiglia o in classe (per esempio durante “l’ora di classe” se l’hai fissata) per stare insieme, invece di fare insieme, per incrementare i livelli di benessere ed educare alla responsabilità dello stare assieme.
– Favorisci gli sport di squadra per promuovere la salute, il divertimento e il sentirsi parte di un gruppo. Evita la competizione.
– Recupera la semplicità e promuovi il tempo libero per giocare e stare assieme, privo di compiti per casa e di stress.

Quanto proposto mi sembra un interessante spunto di lavoro e di crescita da far conoscere più persone possibili per promuovere assieme un cambiamento incentrato sul benessere in una società ormai frenetica. Possiamo scegliere di cambiare e decidere di rendere più hygge e più fællesskab le nostre famiglie, i nostri bambini, la nostra società, agendo singolarmente e responsabilmente nel nostro piccolo. L’unione fa la forza!

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